Tra le destinazioni di viaggio più apprezzate al mondo, le Maldive offrono molto più che spiagge bianche e mare cristallino.
Questo paradiso terrestre è custode di fondali incredibili, con coralli multicolore e una moltitudine di specie marine.
Non solo: nelle 1.190 isole che compongono l’arcipelago delle Maldive si possono ammirare palazzi antichi, musei, edifici religiosi e zone commerciali che raccontano l’aspetto più tradizionale di questa zona del Asia.
Sono molte quindi le attività che si possono alternare ai bagni in mare e alle sessioni di snorkeling, senza però rinunciare ad una vacanza all’insegna del relax e del lusso.
Da dove partire per scoprire ogni aspetto di questo magnifico paese tropicale? Ecco una lista di 8 luoghi da visitare assolutamente alle Maldive.
Isola di Malé
Con un’estensione di appena 2 km quadrati, Malé è una delle capitali più piccole al mondo. Si distingue dal resto delle isolette che compongono lo stato insulare per la presenza di infrastrutture più avanzate, strade asfaltate, sedi del governo, palazzi di grandi dimensioni e molto altro ancora.
Non stupisce quindi che sia una delle isole più abitate dell’arcipelago, contando circa un quarto della popolazione nazionale.
Nonostante la quasi totale assenza di spiagge, la capitale può essere una destinazione estremamente interessante anche agli occhi dei turisti. Complice la presenza di diverse aree storiche.
Fish Market e Local Market
Chi desidera toccare con mano la quotidianità delle Maldive trova la risposta ad ogni suo interrogativo frequentando il Fish Market e il Local Market di Malé.
Il primo è il luogo in cui la popolazione si trova ogni giorno per acquistare il pesce fresco portato dai pescatori al rientro dalle loro escursioni con i dhoni, le imbarcazioni tipiche delle Maldive.
Il Local Market si svolge di fianco al mercato del pesce ed è invece il luogo di scambio di spezie e frutta fresca. La destinazione giusta per gustare mango e cocco fresco, ma anche per scoprire la bellezza dei costumi locali.
Addu Nature Park
Oltre alle bellezze naturali che si possono ammirare presso i resort e le spiagge che costellano gli atolli e le isole dell’arcipelago, le Maldive custodiscono ecosistemi unici e incredibili. Uno di questi è l’Addu Nature Park, sull’atollo Addu, nella parte meridionale dell’arcipelago.
Qui si trova la seconda zona umida maggiormente estesa dell’intero Paese ed è possibile vedere da vicino una grande varietà di flora e fauna, con specie animali uniche che trovano qui il loro habitat naturale e sono pressoché assenti nelle altre zone della laguna.
La zona può essere esplorata in diverse modalità: passeggiando tra pontili e viuzze, in bici oppure in canoa, protendendosi fino alla baia di Bedhi per avvistare cuccioli di razze e di squali.
Biosphere Reserve
Restando in tema di bellezze naturali, un altro parco che merita una visita è senza dubbio quello della Biosphere Reserve. Si trova sull’atollo di Baa, nella zona centrale dell’arcipelago maldiviano, ed è un’attrazione di rilevanza mondiale per via della biodiversità che custodisce.
All’interno della riserva ci sono infatti barriere coralline, praterie marine e mangrovie di grande pregio. Il parco è articolato in nove aree principali protette, all’interno delle quali le barriere coralline rappresentano l’habitat principale sia in termini di esenzione che di importanza.
Si contano oltre 1200 specie marine associate alle barriere coralline e circa 250 specie di coralli. Vivono in questo ambiente incontaminato tartarughe marine, mante, squali balena e diverse specie animali a rischio di estinzione tra cui la tartaruga embricata e lo squalo nutrice fulvo.
Il parco comprende anche la baia di Hanifaru, riserva naturale in cui si è assistito ad uno dei più grandi raduni di mante della Terra. Un centinaio di questi enormi animali si è recato in questa zona per cibarsi del plancton che la marea spinge in grande quantità verso la baia.
Muleeaage
Il Muleeaage è il palazzo del sultano delle Maldive, ubicato nell’isola di Malè e oggi utilizzato come dimora del capo del governo. La costruzione attuale è datata al 1914, ed è rimasta pressoché inutilizzata fino al termine del secondo conflitto mondiale.
Museo Nazionale delle Maldive
Meta ideale per chi desidera scoprire la cultura e la storia dell’arcipelago, il Museo Nazionale delle Maldive custodisce una lunga lista di tesori.
Tra i rari manufatti che si possono ammirare all’interno delle sue sale ci sono oggetti afferenti al periodo di dominazione islamica e alla successiva colonizzazione portoghese.
Solo per fare qualche esempi, ci sono troni, turbanti, abiti in tessuto broccato, monete, armi finemente lavorate e persino degli strumenti musicali.
A questi si aggiungono particolari oggetti di uso quotidiano lavorati con la lacca e delle affascinanti sculture di epoca preislamica, trovate negli anni ’80 durante gli scavi archeologici condotti dal celebre Thor Heyerdhal.
Grande Moschea del Venerdì
Un’altra delle attrazioni più interessanti della capitale è la Grande Moschea del Venerdì. Anche in questo caso si tratta di un edificio di recente costruzione (1984) e dal grande valore simbolico. Oltre ad essere un luogo di culto è il simbolo della religione nazionale: l’Islam scandisce ogni aspetto della vita nelle Maldive.
La Grande Moschea è una delle costruzioni più sfarzose dell’isola di Malé, la sua cupola dorata e le pareti di marmo bianco riflettono la luce e dominano sulle costruzioni circostanti.
Le sue linee sono essenziali e danno vita ad un’eleganza austera e sobria. Al suo interno invece si trova una sala di preghiera riccamente decorata, con archi, porte intagliate e lampadari monumentali.
Antica Moschea
L’antica Moschea di Malé (HukuruMiskiiy) è stata costruita nel 1658, sotto il regno del sultano Ibrahim Iskandhar, ed è stata per lungo tempo il tempio principale della capitale maldiviana.
Si presenta con un aspetto completamente diverso rispetto alla più recente Grande Moschea. La struttura è in pietra corallina lavorata con pregevoli incisioni, l’interno è il legno l’elemento dominante con una forte presenza di sandalo e mogano.
Gli ambienti riccamente decorati della antica Moschea testimoniano la grande capacità degli architetti e degli ebanisti locali. Passeggiando tra le sale è infatti possibile ripercorrere la storia della conversione delle Maldive alla religione islamica.
È interessante vedere poi come l’edificio sia stato costruito completamente a secco, senza l’uso di calce. Ciascun lato presenta un blocco con una chiave, che se sbloccato consentirebbe di buttare giù l’intera struttura.
Merita una visita anche il Minareto di Malé, che si trova di fianco alla Moschea. La sua struttura circolare è enfatizzata dall’alternanza dei colori bianco e blu e rappresenta un’altra importante testimonianza della tradizione architettonica del luogo. Datato al 1675 è ancora in uso: da qui il muezzin canta per richiamare i fedeli alla preghiera.