L’autunno in Giappone è un’esperienza che cattura i sensi. Se in primavera i ciliegi in fiore rappresentano l’icona più fotografata del Paese, è in autunno che il Giappone svela forse la sua anima più intima e suggestiva.
Tra fine ottobre e inizio dicembre, le città, le campagne e le montagne si tingono di rosso, arancio e oro grazie al momiji, lo spettacolo delle foglie d’acero, e al koyo, il termine che indica in generale il foliage autunnale.
Un viaggio in questo periodo diventa una sorta di pellegrinaggio cromatico, tra templi secolari, giardini curati con precisione millimetrica e paesaggi naturali mozzafiato. Non si tratta solo di ammirare i colori, ma di vivere un rituale profondamente radicato nella cultura giapponese: l’osservazione della natura come atto contemplativo.
Quando andare: il calendario del foliage giapponese
Il Giappone, sviluppandosi in verticale dal nord di Hokkaido al sud di Kyushu, offre una lunga stagione di foliage.
-
Fine settembre – metà ottobre: l’autunno comincia nelle regioni settentrionali, come Hokkaido e le Alpi giapponesi.
-
Metà ottobre – metà novembre: il picco dei colori tocca Tokyo, Nikko e le regioni centrali.
-
Fine novembre – inizio dicembre: è il momento perfetto per Kyoto, Nara e Osaka.
Questo calendario scaglionato permette di pianificare itinerari diversi a seconda delle date del viaggio. Le previsioni del koyo vengono seguite con attenzione dai giapponesi, un po’ come le previsioni della fioritura dei ciliegi in primavera.
Kyoto: la capitale spirituale del foliage
Se esiste un luogo che più di ogni altro incarna la magia dell’autunno giapponese, questo è Kyoto. L’antica capitale, con i suoi templi, i giardini zen e i santuari immersi nella natura, diventa un caleidoscopio di colori.
-
Kiyomizudera: il tempio sospeso su una collina, con la sua terrazza in legno, offre una vista spettacolare sulla città avvolta dal rosso degli aceri. Di notte, durante il periodo del foliage, viene illuminato creando un’atmosfera quasi mistica.
-
Eikando: famoso per i suoi oltre 3.000 aceri, è uno dei luoghi più amati dai giapponesi per l’osservazione del momiji. I riflessi degli alberi nello stagno centrale sono pura poesia.
-
Arashiyama: a ovest di Kyoto, questa zona regala scorci indimenticabili. Il ponte Togetsukyo circondato da montagne infuocate di colori autunnali è uno dei simboli della città.
Passeggiare per Kyoto in autunno significa vivere un’esperienza contemplativa, tra il rumore delle foglie che cadono e il silenzio dei templi.
Nikko: natura, templi e cascate
A poche ore da Tokyo, Nikko è un’altra destinazione imperdibile in autunno. Patrimonio UNESCO, unisce la sacralità dei templi e dei santuari con la bellezza selvaggia della natura.
-
Santuario Toshogu: un complesso riccamente decorato, immerso in una foresta che in autunno diventa un tappeto di colori.
-
Lago Chuzenji e Cascata Kegon: qui il foliage incontra l’acqua. Le montagne attorno al lago riflettono i toni caldi delle foglie, mentre la cascata, con i suoi 97 metri di altezza, aggiunge potenza e dinamismo allo scenario.
Nikko è anche una delle mete preferite per una gita di un giorno da Tokyo, ma in autunno vale la pena fermarsi almeno una notte per godere appieno della sua atmosfera.
Kanazawa e i giardini giapponesi
L’autunno è il momento perfetto per scoprire la raffinatezza dei giardini giapponesi, luoghi in cui natura e arte si fondono in un equilibrio armonico.
A Kanazawa si trova il Kenrokuen, considerato uno dei tre giardini più belli del Giappone. Durante il foliage, gli aceri e i pini riflessi nei laghetti creano scenari da cartolina. Il contrasto tra i ponticelli di pietra, le lanterne tradizionali e i colori autunnali è indimenticabile.
Passeggiare in un giardino giapponese significa entrare in un microcosmo di equilibrio, dove ogni dettaglio – dal muschio alle rocce – è studiato per evocare paesaggi più ampi. In autunno, questo universo in miniatura si arricchisce di sfumature calde e avvolgenti.
Le Alpi giapponesi: natura e onsen
Chi ama la montagna non può perdere le Alpi giapponesi, che attraversano Honshu, l’isola principale. Qui il foliage assume una dimensione più selvaggia e autentica, lontana dalle grandi città.
-
Kamikochi: una valle alpina circondata da picchi che superano i 3.000 metri. I riflessi del fiume Azusa e i boschi dorati creano un’atmosfera surreale.
-
Takayama: una cittadina storica con case tradizionali in legno. In autunno, le sue stradine sembrano uscite da un dipinto.
-
Onsen di montagna: l’esperienza di immergersi in una vasca di acqua termale all’aperto, circondati dal foliage, è una delle più autentiche e rilassanti che si possano vivere in Giappone.
Le Alpi giapponesi sono anche il luogo ideale per chi cerca escursioni e trekking, con percorsi adatti sia a principianti che ad escursionisti esperti.
Hiroshima e Miyajima: il foliage vista mare
Il santuario di Itsukushima a Miyajima, con il suo iconico torii rosso che sembra galleggiare sull’acqua, diventa ancora più suggestivo in autunno, quando i colori delle colline circostanti fanno da cornice.
Hiroshima, città simbolo della pace, merita una visita per il suo Memoriale della Pace, ma anche per i parchi che in autunno si tingono di tonalità calde. Unire la visita storica con l’esperienza estetica del foliage rende il viaggio ancora più ricco di significato.
Il foliage a Tokyo: natura nella metropoli
Anche nella frenetica capitale giapponese è possibile godere del foliage senza allontanarsi troppo.
-
Parco di Ueno: famoso per i ciliegi in primavera, in autunno si colora grazie agli aceri e ai ginkgo.
-
Giardino Rikugien: un’oasi di pace con sentieri, laghetti e ponticelli. Le aperture serali con illuminazioni speciali regalano uno spettacolo romantico.
-
Viale di ginkgo a Meiji Jingu Gaien: forse il punto più fotografato di Tokyo in autunno. Le foglie giallo oro creano un tunnel naturale che attira migliaia di visitatori.
Passeggiare in questi parchi è un’occasione per rallentare il ritmo e scoprire come anche in una metropoli il legame con la natura rimanga centrale.
La cultura del foliage: non solo natura
In Giappone, l’osservazione del foliage non è solo un piacere estetico, ma un vero e proprio rituale culturale. Molti templi organizzano eventi serali con illuminazioni scenografiche, i ristoranti propongono kaiseki d’autunno (cucina tradizionale stagionale) e nei mercati compaiono ingredienti tipici come le castagne, i funghi matsutake e le patate dolci.
Anche l’arte e la poesia hanno celebrato nei secoli l’autunno: il momiji è un simbolo ricorrente nelle stampe ukiyo-e e negli haiku. Osservare le foglie che cadono diventa quindi un atto di consapevolezza del tempo che passa e della bellezza effimera, concetto profondamente legato all’estetica giapponese.
Consigli pratici per vivere il foliage in Giappone
-
Prenotare con anticipo: il periodo del foliage è molto gettonato, soprattutto a Kyoto. Hotel e ryokan vanno prenotati anche mesi prima.
-
Utilizzare il Japan Rail Pass: comodo e conveniente per spostarsi tra le principali città.
-
Vestirsi a strati: le temperature variano molto tra giorno e sera, soprattutto in montagna.
-
Unire cultura e natura: alternare visite ai templi con passeggiate in parchi e giardini arricchisce l’esperienza.
-
Partecipare agli eventi serali: le illuminazioni dei templi sono occasioni uniche per vivere l’autunno in modo suggestivo.
Conclusione: il Giappone che si veste d’autunno
Un viaggio in Giappone durante l’autunno è molto più di una vacanza: è un incontro con un Paese che riesce a trasformare la natura in arte e la contemplazione in rituale.
Tra templi millenari, giardini zen, montagne innevate e metropoli pulsanti, il foliage diventa un filo conduttore che lega esperienze diverse in un’unica armonia. È un invito a rallentare, a osservare e a lasciarsi trasportare dalla bellezza effimera di un paesaggio che cambia giorno dopo giorno.
L’autunno in Giappone non si guarda soltanto: si vive, si respira e rimane scolpito nella memoria come uno dei viaggi più emozionanti che si possano fare.
Non dimenticherò mai il mio primo autunno in Giappone. Ero a Kyoto, davanti al tempio Eikando, e mi trovavo su un piccolo ponte di legno. Attorno a me, gli aceri sembravano incendiati dal rosso e dall’arancio, e il loro riflesso nello stagno creava un doppio paesaggio, come se stessi camminando dentro un dipinto.
Ricordo il silenzio interrotto solo dallo scroscio delle foglie che cadevano sull’acqua e il profumo dell’incenso che arrivava dal tempio. Ho capito allora cosa significa per i giapponesi vivere l’attimo presente e celebrare la bellezza effimera della natura.
La sera, tornando verso il centro, ho partecipato a una delle illuminazioni notturne dei templi: un’esperienza quasi mistica, con le foglie che sembravano brillare nella notte. È stato in quel momento che ho sentito davvero la magia del Giappone: un Paese capace di fondere spiritualità e natura in un’armonia perfetta.*
— Martina, 34 anni, viaggiatrice appassionata