Viaggiare è un’opportunità meravigliosa per esplorare nuove culture e stringere legami con persone di tutto il mondo. Ma attenzione: anche il più esperto dei “globetrotter” può incappare in situazioni imbarazzanti o, peggio, in piccoli incidenti diplomatici a causa di un gesto mal interpretato dell linguaggio del corpo.

Immagina di fare il pollice in su per mostrare il tuo entusiasmo in Grecia, per poi scoprire che hai appena fatto un gesto offensivo, o di salutare un nuovo amico in Giappone con una vigorosa stretta di mano, causando invece un certo disagio. Ah, i rischi del linguaggio del corpo!

In questo articolo ti proponiamo una piccola guida sui gesti da evitare quando si viaggia, per assicurarci che la tua avventura rimanga piena di ricordi felici e non di spiacevoli malintesi.

Scoprirai come piccoli accorgimenti possano fare una grande differenza nel modo in cui vieni percepito e accolto nei paesi che visiti. Perché, dopotutto, viaggiare è anche imparare a connettersi con le persone e le culture in modo rispettoso e autentico.

 

  1. Gesti delle mani e delle dita

 

Quando viaggiamo, spesso ci affidiamo ai gesti delle mani per comunicare, specialmente se non parliamo la lingua locale. Tuttavia, alcuni gesti che per noi sono innocui o positivi possono avere significati completamente diversi in altre culture, con il rischio di offendere o causare malintesi. Ecco alcuni esempi di gesti delle mani e delle dita da evitare e i loro significati in diverse parti del mondo.

Pollice in su

In molti paesi occidentali, il pollice in su è un gesto positivo che indica approvazione, accordo o che tutto va bene. In realtà, in alcuni paesi del Medio Oriente, come l’Iran, questo gesto è considerato molto offensivo, paragonabile a mostrare il dito medio in Occidente.

Anche in alcune regioni della Grecia e del Sud America, il pollice in su può essere interpretato come un insulto volgare.

Pollice in su

V (segno di vittoria)

Il gesto della “V” con l’indice e il medio, con il palmo rivolto verso l’esterno, è ampiamente riconosciuto come simbolo di vittoria o pace. Tuttavia nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda, fare questo segno con il palmo rivolto verso di sé è offensivo, equivalente a fare un gesto osceno. Questo uso deriva da un’antica tradizione risalente alla guerra dei cent’anni tra inglesi e francesi.

Ok (con pollice e indice che formano un cerchio)

Questo gesto, che in molti paesi occidentali significa “tutto ok”, può essere frainteso in altre culture. In Brasile, ad esempio, può avere connotazioni volgari e offensive, simili a un insulto sessuale. In alcune parti dell’Europa meridionale, come la Turchia e la Grecia, può anche essere considerato un gesto osceno.

Ok con pollice e indice che formano un cerchio

  1. Contatto fisico

Il contatto fisico è una forma di comunicazione non verbale che varia notevolmente da una cultura all’altra. Quello che può essere considerato un gesto amichevole e affettuoso in una cultura, può risultare invadente o offensivo in un’altra.

Ecco alcuni esempi di come il contatto fisico viene interpretato in diverse parti del mondo e cosa è importante tenere a mente per evitare malintesi culturali.

Strette di mano

In molti paesi occidentali, una stretta di mano decisa è segno di cordialità e rispetto. Tuttavia, in molte culture asiatiche, una stretta di mano troppo vigorosa può essere percepita come aggressiva.

Strette di mano

In Giappone, per esempio, è più comune e appropriato salutarsi con un leggero inchino.

In India, la stretta di mano è solitamente più morbida e può essere accompagnata dal saluto tradizionale “Namaste”, con le mani giunte all’altezza del petto.

Toccare la testa

In molti paesi buddisti, come la Thailandia e il Laos, la testa è considerata la parte più sacra del corpo, poiché è la sede dell’anima. Toccare la testa di qualcuno, specialmente quella di un bambino, è visto come un gesto irrispettoso.

Toccare la testa

Al contrario, nei paesi occidentali, accarezzare la testa di un bambino è spesso visto come un segno di affetto e protezione. Per evitare offese, è importante evitare di toccare la testa delle persone in questi paesi.

Baci sulla guancia

Salutarsi con baci sulla guancia è una pratica comune in molti paesi dell’Europa meridionale e in alcuni paesi dell’America Latina. Tuttavia, in paesi come Giappone, Cina e Corea del Sud, il contatto fisico tra conoscenti o persone che si incontrano per la prima volta è molto più contenuto.

Baci sulla guancia

In queste culture, un’inclinazione della testa o un leggero inchino è considerato un saluto più appropriato. Forzare un bacio sulla guancia può mettere a disagio l’interlocutore

Abbracci

Se gli abbracci sono comuni e vengono considerati una forma calorosa di saluto e di conforto in molte culture occidentali, in molte culture asiatiche e del Medio Oriente l’abbraccio tra persone che non sono stretti familiari può essere visto come troppo intimo e invadente. In queste culture, mantenere una certa distanza fisica è un segno di rispetto.

Abbracci

Tenere per mano

In molti paesi occidentali, a tenersi per mano sono soltanto (o prevalentemente) le persone che hanno una relazione romantica. In molti paesi del Medio Oriente e dell’Asia, invece, vedere uomini o donne che camminano tenendosi per mano è perfettamente normale e non ha connotazioni romantiche, bensì è un segno di amicizia e cameratismo.

Tenere per mano

Toccare l’avambraccio o la spalla

In alcune culture sudamericane, il contatto fisico come toccare l’avambraccio o la spalla durante una conversazione è comune e indica interesse e coinvolgimento. Tuttavia, in molte culture asiatiche, questo tipo di contatto può essere visto come troppo familiare e invadente, soprattutto se avviene tra persone di sesso opposto.

Toccare l'avambraccio o la spalla

  1. Gestualità culturale

La gestualità culturale comprende una vasta gamma di comportamenti e pratiche che possono variare significativamente da un paese all’altro. Questi gesti spesso riflettono valori profondamente radicati e norme sociali, e non rispettarli può portare a incomprensioni e offese. Vediamo alcuni esempi specifici di gestualità culturale da evitare quando si viaggia.

Piedi e scarpe

In molte culture asiatiche e mediorientali, i piedi sono considerati la parte più bassa e impura del corpo. Mostrare la pianta dei piedi, ad esempio incrociando le gambe in modo che la suola delle scarpe sia visibile, è visto come un gesto molto maleducato.

In paesi come la Thailandia e l’India, è essenziale togliersi le scarpe prima di entrare in case private, templi o anche alcuni negozi e uffici. Ignorare questa pratica può essere percepito come una grave mancanza di rispetto.

Mangiare con la mano sinistra

In molte parti del Medio Oriente, dell’India e dell’Africa, la mano sinistra è tradizionalmente usata per l’igiene personale ed è quindi considerata impura. Utilizzare la mano sinistra per mangiare, offrire oggetti o salutare può essere visto come un comportamento offensivo.

Mangiare con la mano sinistra In questi contesti culturali, è importante usare sempre la mano destra per le interazioni sociali, come prendere cibo dal piatto comune o porgere qualcosa a qualcun altro.

Mani in tasca

In alcune culture asiatiche, come quella coreana e quella giapponese, tenere le mani in tasca durante una conversazione è considerato scortese e irrispettoso. Questo gesto può dare l’impressione di arroganza o disinteresse. In occasioni formali o durante incontri con persone anziane o di alto rango, è importante mantenere le mani visibili e fuori dalle tasche.

Mani in tasca

Puntare con il dito

Indicare con il dito può essere considerato maleducato in molte culture. In paesi come la Malesia e l’Indonesia, le persone usano il pollice, con le dita piegate, per indicare persone o oggetti. Questo gesto è visto come più rispettoso rispetto a puntare direttamente con l’indice.

Puntare con il dito

Soffiare il naso in pubblico

In paesi come il Giappone e la Cina, soffiare il naso in pubblico è considerato molto maleducato e sgradevole. È preferibile allontanarsi in un luogo privato o utilizzare un fazzoletto in modo discreto.

Soffiare il naso in pubblico

Segnali con le mani per chiamare qualcuno

In alcuni paesi asiatici, come le Filippine, chiamare qualcuno con il palmo rivolto verso l’alto e facendo cenno con le dita è considerato offensivo, poiché questo gesto è utilizzato solo per chiamare gli animali. È più appropriato usare il palmo rivolto verso il basso e fare un movimento di richiamo con le dita.

Gestualità del cibo

In Italia e nei paesi europei, chiacchierare e gesticolare mentre si mangia è molto comune. In Giappone, invece, parlare o gesticolare eccessivamente durante i pasti può essere visto come maleducato.

Saluti e riverenze

Nei paesi occidentali una stretta di mano è il saluto standard, mentre le riverenze risultano fuori luogo.

In molti paesi asiatici, come il Giappone e la Corea del Sud, le riverenze sono invece un importante segno di rispetto. La profondità dell’inchino può variare a seconda della situazione e della persona a cui ci si rivolge. In Giappone, un inchino più profondo indica un maggiore rispetto.

Ogni cultura che incontriamo ha la sua bellezza, e comprendere le sfumature della comunicazione non verbale è parte integrante del viaggio. Abbracciare queste differenze, adattarsi e imparare dalle culture che visitiamo non solo ci rende viaggiatori più rispettosi, ma anche cittadini del mondo più consapevoli.