Quante volte ti è capitato di attendere un viaggio per staccare finalmente la spina dallo stress quotidiano? E quante volte, una volta partito, ti sei rilassato davvero? Probabilmente non molte, se non hai praticato il turismo lento.

Siamo sempre alla ricerca di emozioni forti e di itinerari frenetici, che ci consentano di ottimizzare i tempi per vedere, fare e sperimentare il più possibile. Questo desiderio è sicuramente comprensibile ma, se portato all’estremo, rischia di compromettere la qualità del nostro viaggio in termini di relax e di connessione con i luoghi visitati.

Il turismo lento è una tendenza in crescita che si contrappone al turismo di massa e alla sua logica consumistica, privilegiando la qualità alla quantità, la profondità alla superficialità, il ritmo naturale alla fretta.

Fare turismo lento significa dunque scegliere di viaggiare con calma, senza stress e senza obblighi, lasciandosi guidare dalla curiosità e dal desiderio di conoscere davvero i luoghi che si visitano, la loro cultura, le loro tradizioni e la loro gente. Significa anche essere consapevoli dell’impatto che il nostro viaggio ha sull’ambiente e sulla società locale, e cercare di minimizzarlo, optando per soluzioni ecologiche e sostenibili.

I vantaggi del turismo lento per i viaggiatori e le destinazioni

Il turismo lento non è solo relax, ma un modo di scoprire il mondo che offre molti vantaggi, sia per i viaggiatori che per le destinazioni.

Per ciò che riguarda il viaggiatore, il turismo lento permette di vivere il viaggio come un’esperienza più intima e personale, meno “di massa”: invece di correre da una parte all’altra, il viaggiatore lento si prende il tempo necessario per apprezzare i luoghi, le persone, le culture e le esperienze che incontra lungo il percorso.

Questa filosofia di viaggio consiste anche nel godere di una maggiore libertà e flessibilità, senza seguire itinerari prestabiliti o orari rigidi. Il viaggiatore sceglie la sua destinazione, il suo mezzo di trasporto, il suo alloggio e le sue attività in base ai suoi interessi e al suo ritmo.

Fare turismo lento significa anche dare priorità a mezzi di trasporto più ecologici e che consentano di godersi appieno i paesaggi, come il treno, la bicicletta o il traghetto, alloggiare in strutture come agriturismi, bed and breakfast o couchsurfing, e visitare attrazioni meno conosciute, come musei, monumenti o siti archeologici.

Il turismo lento permette infine di imparare nuove cose e scoprire nuovi interessi, grazie alla partecipazione attiva e alla curiosità. Si possono imparare la lingua, la cucina, l’artigianato o la storia del luogo che si visita, partecipando a corsi, laboratori, escursioni o volontariato.

Per le destinazioni, il turismo lento comporta una maggior valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e sociale, attraverso la promozione di aspetti meno noti o spesso trascurati di un viaggio.

Lo slow tourism comporta anche una minore pressione ambientale, grazie alla riduzione delle emissioni, dei rifiuti e dell’inquinamento, e ha come risultato una maggiore inclusione sociale, grazie alla creazione di opportunità di lavoro e di reddito per le comunità locali.

Come è facile immaginare, questo modo di viaggiare favorisce la creazione di una rete di contatti, di amicizie e di collaborazioni tra i visitatori e i residenti.

Insomma, il turismo lento è un’ottima alternativa al tradizionale modo di viaggiare, per tutte le parti coinvolte.

Alcuni esempi di turismo lento

 Quella di “turismo lento” è una definizione molto ampia. Per questo motivo, esistono molti modi di fare slow tourism, che dipendono dalla destinazione scelta e dallo scopo del tuo viaggio. Scopriamone alcuni.

Il turismo a piedi

Il turismo a piedi è una forma di viaggio che consiste nel camminare lungo percorsi naturalistici, storici o spirituali, che offrono panorami spettacolari, testimonianze del passato o esperienze di fede.

Questo tipo di turismo ha molti benefici, sia per la salute fisica che per il benessere psicologico, in quanto permette di entrare in contatto con la natura, con la cultura e con se stessi, in un ritmo lento e consapevole.

Inoltre, il turismo a piedi è una pratica ecosostenibile e responsabile, che rispetta l’ambiente e le comunità locali.

Esistono molti itinerari di turismo a piedi in tutto il mondo, ma i più noti sono il Cammino di Santiago e il Kumano Kodo.

 

Il Cammino di Santiago è un antico itinerario di pellegrinaggio che attraversa la Spagna e termina alla cattedrale di Santiago di Compostela. Il percorso ha una lunghezza variabile, a seconda del punto di partenza, ma il tratto più famoso e frequentato è il Camino Francés, che parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, in Francia, e arriva a Santiago dopo circa 800 km.

Lungo il percorso i viaggiatori possono ammirare paesaggi che si alternano tra montagne, pianure, boschi e città, e visitare monumenti storici e artistici, come chiese, monasteri e castelli.

Il Cammino di Santiago è anche un’occasione per conoscere persone provenienti da tutto il mondo, che condividono lo stesso spirito.

Il Kumano Kodo è una rete di antichi sentieri sacri che conducono ai santuari shintoisti del Giappone, situati nella regione montuosa di Kii.

Il Kumano Kodo ha una lunghezza totale di circa 300 km, ma si divide in diversi tratte, che variano per difficoltà, durata e attrattive. Lungo il percorso, i pellegrini possono visitare i tre grandi santuari di Kumano, dedicati alle divinità della natura e che rappresentano il cuore spirituale del Giappone. Questo itinerario non è solo un pellegrinaggio, ma anche un’occasione per immergersi nella natura selvaggia e rigogliosa del Paese, tra foreste, fiumi, cascate e sorgenti termali.

 

Il turismo in treno

 Viaggiare in treno è una forma di turismo lento particolarmente affascinante, che consente di ammirare i paesaggi che si alternano lungo il percorso, di raggiungere comodamente le città d’arte e scoprire i luoghi meno conosciuti.

Tra i più bei treni su cui viaggiare ci sono il Glacier Express, la Transiberiana e l’Orient Express.

 

Il Glacier Express è un treno panoramico che attraversa le Alpi svizzere, tra valli, ghiacciai e laghi. Parte da Zermatt, la famosa località sciistica ai piedi del Cervino, e arriva a St. Moritz, la rinomata stazione termale, con un percorso della durata di circa 8 ore e mezza.

Il Glacier Express offre anche un servizio di ristorazione a bordo e un sistema audio che fornisce informazioni e curiosità sul viaggio.

La Transiberiana è la leggendaria ferrovia che collega Mosca a Vladivostok, attraversando la Siberia e la Mongolia. È la ferrovia più lunga del mondo, con i suoi 9289 km, e il suo percorso dura circa una settimana.

Lungo il tragitto, i passeggeri possono osservare la varietà di scenari, dalla steppa alla taiga, dal deserto al lago Baikal, il più profondo e il più antico del mondo. È possibile anche fermarsi in diverse tappe e visitare le attrazioni locali, come le chiese, i monasteri, i musei e i mercati.

L’Orient Express è un treno storico che unisce Parigi a Istanbul, passando per le capitali europee, con un percorso che dura circa 6 giorni e 5 notti.

È un treno di lusso, che riproduce lo stile e l’eleganza dei primi del Novecento, quando fu inaugurato. Lungo il tragitto, i passeggeri possono godere del comfort e del servizio di prima classe, degustare la cucina raffinata, partecipare a eventi e intrattenimenti a bordo e fuori bordo, e scoprire le meraviglie culturali e artistiche delle città visitate.

 

Il turismo rurale

 Il turismo rurale è una forma di turismo lento che consiste nel soggiornare in agriturismi, fattorie o case di campagna, che offrono un’ospitalità semplice e genuina, a contatto con la natura.

Si tratta di una forma di turismo sostenibile, che rispetta l’ambiente e le comunità locali, e che ha molti benefici per la salute fisica e mentale, in quanto permette di rilassarsi, respirare aria pulita, mangiare cibi sani e praticare attività all’aperto.

Esistono molti modi di praticare il turismo rurale, tra cui il Wwoofing, Il Farm Stay, e il Glamping.

 

Il Wwoofing è un’esperienza di volontariato in cambio di vitto e alloggio in fattorie biologiche sparse per il mondo. Questo modo di viaggiare è un’opportunità per imparare a coltivare la terra in modo ecologico, condividere la vita quotidiana dei contadini, scoprire culture diverse e fare nuove amicizie.

 

Il Farm Stay è un soggiorno in una fattoria dove si possono gustare prodotti tipici o partecipare alle attività agricole, il cui vantaggio per gli ospiti è poter apprezzare la qualità dei prodotti alimentari locali, e di apprendere mansioni come la mungitura, la raccolta e la lavorazione.

Il Glamping è un soggiorno in tende o roulotte di lusso, immerse in bellissimi scenari naturali. Il Glamping è una parola che deriva dalla fusione di “glamour” e “camping”, e indica una forma di campeggio che offre comfort e servizi di alto livello, senza rinunciare al contatto con la natura.

Il turismo culturale

Anche il turismo culturale è considerato una forma di turismo lento.

Visitare musei, monumenti o siti archeologici, dedicandogli il giusto tempo, è un ottimo modo per conoscere e apprezzare le diversità e le bellezze del mondo.

Ci sono infinite possibilità di fare turismo culturale, ma tra i paesi più apprezzati vi sono senz’altro la Grecia, dove viaggiare alla scoperta delle origini della civiltà occidentale, e l’Egitto, tra le meraviglie dell’antica civiltà dei faraoni.

 

Pillole di turismo lento: consigli e suggerimenti per praticarlo

 Per praticare il turismo lento non ci sono regole fisse o ricette magiche, ma solo alcuni consigli e suggerimenti che possono aiutarti a rendere il viaggio più slow, e più bello:

 

  • Scegli una destinazione che si adatta ai tuoi gusti, ai tuoi interessi e al tuo ritmo
  • Pianifica il viaggio con il giusto anticipo, ma lascia spazio all’improvvisazione e alla sorpresa
  • Prediligi i mezzi di trasporto più ecologici e divertenti, come il treno, la bicicletta o il traghetto
  • Limita il numero di tappe, di visite e di attività, privilegiando la qualità alla quantità
  • Alloggia in strutture locali, accoglienti e caratteristiche, come gli agriturismi, i bed and breakfast o i couchsurfing
  • Interagisci con le persone del posto, ascoltando le loro storie, imparando la loro lingua, assaggiando la loro cucina
  • Documenta il tuo viaggio con foto, video, diari o blog, ma senza esagerare o distrarti
  • Goditi il viaggio con tutti i sensi, osservando, ascoltando, annusando, assaporando, toccando

 

Come affermava Marcel Proust, “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Il turismo lento ti permette proprio di avere nuovi occhi, per guardare il mondo con una prospettiva diversa, più bella e ricca di emozioni.

Contattaci o vieni a trovarci, e lasciati ispirare dalla filosofia di viaggio che ti farà riscoprire il lato autentico dei luoghi…E di te stesso.